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A la toilette


di Membro VIP di Annunci69.it Vrbl
26.04.2022    |    283    |    2 8.0
"Le avvicinano il capo ai loro bacini, con le mani..."
Tre uomini e una donna in un locale (ristorante, caffetteria, ecc.). La donna è al tavolo con uno de tre (il marito, il compagno, ...), gli altri in tavoli separati. Si scambiano messaggi via cellulare. Gli uomini scrivono e leggono, la donna legge solamente.
Fino a quando ... il messaggiare si interrompe. Tutti sembrano attendere. La donna esita.
Poi, lentamente, quest'ultima si alza e si incammina per il locale. Si dirige alla toilette. Indossa un abito scuro, aderente, a gonna. Calze e tacchi alti (non vertiginosi). Le calze sono scure, molto aderenti, non particolarmente trasparenti. Un portamento elegante, sinuoso, non eccessivo. Non è più giovane, ma è ancora quello che si definirebbe una bella donna. Una Signora borghese, raffinata, ma in modo misurato, sensuale, "implicitamente" molto provocante. Alcuni sguardi maschili, e non solo, la seguono, con attenzione, con interesse, ma senza insistenza. Accompagnano il movimento delle anche, delle gambe e delle spalle. Una volta in bagno, si guarda allo specchio al di sopra di uno dei lavabo. E' un locale unisex, solo le cabine sono distinte per genere. Si volta e si chiude in una cabina. Sulla porta l'effige per sole donne. Chiude la serratura, osserva intorno a sè: la piccola stanza è di forma allungata, i sanitari in fondo, un lavabo con uno specchio a metà. Estremamente pulita e leggermente profumata. Una musica soffusa, ripetitiva, è diffusa in tutta la toilette. Alla parete di destra un gancio appendiabiti. La donna lo guarda per un istante e vi appende la sua piccola borsetta. Dopo di che, si ferma, immobile per qualche istante, a guardare la porta, chiusa di fronte a lei. Al termine della piccola "attesa", fa qualche movimento con le braccia e le mani, armeggia intorno alla parte superiore dell'abito, intorno al collo, alle spalle ... se lo sfila. Completamente, facendolo scivolare sopra la testa. Lo appende insieme alla borsetta. Rimane in slip (blu, assolutamente "essenziali", ridottissimi), calze (autoreggenti con bordo in pizzo) e scarpe. Digita qualcosa sul cellulare.
Ai tavoli, gli uomini leggono e, ad uno ad uno, si alzano e seguono il percorso fatto dalla donna. Una volta in bagno si dirigono verso la porta della cabina per sole donne. Bussano, due colpi, tre colpi. La serratura si sblocca. Entrano.
La donna è in piedi davanti a loro. Chiudono la porta, bloccano la serratura. La guardano: i seni abbondanti e con tracce di un allattamento, ancora abbastanza sodi; fianchi, addome e gambe ancora tonici e proporzionati. Forme morbide, ma non troppo. Insistono ad osservarla. Percorronono con lo sguardo il suo corpo. Ripassano, più volte, su alcune parti. Si soffermano su alcuni punti. Il marito (o compagno) a volte la osserva anch'esso, altre volte guarda verso i due uomini ("gli altri"), indaga nei loro sguardi. Cerca di capire esattamente quale sia l'oggetto del loro interesse, in un istante e in quello successivo.
Dopo un paio di minuti, o giù di lì, l'uomo ("lui") estrae il cellulare. Qualche tocco sullo schermo dello stesso e fa un cenno a "gli altri". Questi, distolta per un attimo la loro attenzione dalla donna, si scuotono leggermente e iniziano ad avvicinarsi a lei.
Giunti quasi a contatto con la Signora, in piedi, lo sguardo che incrocia i loro, ora, allungano le mani verso di lei. Le sfiorano, delicatamente, le spalle, le braccia e i fianchi. Toccano con la punta delle dita l'orlo degli slip e, con un movimento armonico, insieme, li abbassano lentamente fino a scoprirle completamente pube, fianchi e natiche. Le mutandine vengono calate fin sopra alle ginocchia a metà delle cosce. Poi, la fanno inginocchiare e la invitano verso di loro. I due uomini sono attorno a lei, in piedi. Le avvicinano il capo ai loro bacini, con le mani. Delicatamente. "Lui" ad un passo di distanza sta riprendendo la scena con il cellulare. Uno sguardo della donna verso l'apparecchio, breve, diretto e quest'ultima inizia a manovrare zip e bottoni. Dopo qualche secondo, i membri eretti dei due uomini sono vicinissimi al viso della bella Signora. Uno dei due, le cinge il capo con entrambe le mani, la avvicina al suo pene. Prima del contatto, una breve esitazione che le mani dell'uomo concedono. Poi, i pochi millimetri che ancora li separano, vengono annullati. Le labbra si schiudono leggermente. Il glande le tocca e languidamente il membro scivola all'interno della bocca. Viene iniziato un rapporto orale. L'altro uomo osserva, concentrato, i movimenti che iniziano. Il viso teso il pene eretto. Il terzo uomo ("Lui" che accompagnava la donna) riprende, il cellulare tenuto con entrambe le mani. Guarda lo schermo e poi la scena dal vivo. Eccitato, come rapito. Qualche secondo, poi si ricompone e, con attenzione, si dirige verso la porta, continuando la ripresa. Una volta vicino alla stessa, sblocca la serratura. Socchiude la porta, guarda verso l'esterno (nessuno presente), la apre ed esce. Con il cellulare riprende la scena dall'esterno, per qualche istante. Poi esita, fa un passo verso l'interno, si ferma ancora, riprende. Poi rientra e chiude la porta.
A questo punto i movimenti sono diventati ritmici, non veloci, continui. Un battito a frequenza regolare viene ripetuto costantemente. Ancora qualche movimento e la donna viene invitata a fermarsi dalle mani sul suo capo. Poi viene guidata a dedicarsi al membro del secondo uomo. Esegue docilmente. L'uomo che era uscito, continua a riprendere la scena.
Il movimento ritmico riprende.
Ora i membri, entrambi, iniziano simultaneamente a pulsare.
L'azione prosegue con maggiore "foga". I due uomini, gentilmente ma fermamente, guidano il capo della donna in rapporti orali caratterizzati da una sempre maggior profondità. Alternano i membri nella sua bocca, trattenendole il capo, uscendo e introducendo il pene dell'uno e dell'altro, a turno. Indossano entrambi un profilattico. Sottilissimo e quasi trasparente. L'uomo con il cellulare continua a riprendere. Gli occhi della donna incrociano a tratti l'obbiettivo dell'apparecchio e si soffermano ancora a fissarlo per qualche istante.
L'azione prosegue, più ritmata, più profonda. Qualche gemito dalla donna quando il pene raggiunge la massima profondità. "Lui" avvicina il cellulare al volto e alla bocca. Inquadra le labbra con il pene che scivola al loro interno per poi uscirne parzialmente e, poi, gli occhi della Signora, con le palpebre che sbattono di tanto in tanto, con una frequenza irregolare. Anche i suoi occhi hanno un'espressione che muta, periodicamente, sembra. Calda e un pò ottenebrata all'inizio del rapporto. Ora un pò più tesa. Quando il pene affonda con maggiore decisione e "colpisce" la gola, sembrano sorprendersi e lacrimare leggermente. Lo sguardo, quando si dirige verso il cellulare, è più esitante, ora. "Lui" non distoglie mai la sua attenzione dal volto della donna e, con cura, fa sì che la ripresa "venga bene".
Fino a quando ... un uomo estrae il suo membro dalla bocca, con un movimento rapido ma non brusco. Poi si toglie il preservativo. Guida la mano della donna sul pene. Le dita sfiorano il glande, scoperto e umido. I polpastrelli lo toccano e poi scivolano più in basso. Iniziano un armonico su e giù. Il movimento accelera, per poi bloccarsi. La donna guarda il viso dell'uomo davanti a lei, ora. Nessuno dei due muove le palpebre. Poi gli accarezza ancora il glande. Rosso scuro, estremamente bagnato. Le dita scendono ancora e vengono dati alcuni "colpi", veloci carezze. Poi il glande viene di nuovo sollecitato. La donna non si ferma e l'uomo emette un gemito e un'ampia, copiosa eiaculazione invade il viso e il petto della donna, la quale la accoglie ad occhi chiusi.
Ora anche l'altro uomo si avvicina e fa la medesima azione. Poi pone il pene eretto, contratto, vicinissimo al viso della Signora, lo tocca. Questa mantiene gli occhi aperti e con pochissimi, lenti tocchi provoca l'orgasmo all'uomo. Gli occhi rimangono aperti e lo sperma lentissimo cola dal glande fino a bagnarle le labbra e più giù il collo. E' un'eiaculazione meno abbondante della precedente, lenta, che scivola direttamente dalla fessura del membro alla pelle della donna, direttamente a contatto fino a quando lo sperma non smette di fluire. Gli occhi della donna sono tornati pieni di uno sguardo caldo, ora anche malizioso e divertito.
Poi gli uomini si scostano leggermente da lei e la fanno alzare. Le mutandine ancora calate sopra le ginocchia. Le dicono: "toglitele". La donna esegue. Poi ... "Pulisciti con quelle, prima il seno e il collo, poi il viso". La donna, lentamente, si deterge dallo sperma utilizzando solo gli slip. Arrivata al viso, gli slip ormai ridotti ad una forma umida e scura, lo deterge con attenzione, senza riuscire a pulirsi realmente. Una volta finito rimane in piedi. Una bella donna completamente nuda, ad eccezione di calze e scarpe, con le mani che trattengono lo straccetto, ora di un blu scurissimo, venato da striature umide e lattiginose.
I due osservano la scena, i membri in via di rilassamento. Guardano come intontiti. Qualche pulsazione, lenta, pervade ancora il pene dell'uno e dell'altro.
"Lui" riprende ancora. Il viso teso. Poi "gli altri" le dicono: "Mettili nel sacchettino che hai nella borsetta". La donna prende la borsetta con attenzione ed estrae dalla stessa un sacchettino di plastica trasparente, per uso alimentare. Infila gli slip pieni di sperma all'interno e lo sigilla a pressione. Le mani con tracce evidenti di liquido seminale, lasciano piccole parti del fluido anche all'esterno dell'involucro. Gli uomini le fanno un cenno. La donna, fa qualche passo verso "lui" e gli porge il sacchetto con il contenuto ben in vista al suo interno. L'uomo lo prende con cura.
Dopo i due uomini le fanno cenno dell'abito che si era sfilata poco prima. Le dicono di rimetterselo. La donna esegue. Il tessuto, un pò elastico, scivola sulla pelle e si adegua nuovamente alle forme, ma, in alcuni punti del petto e del collo, sembra incontrare una certa resistenza. Quasi a incollarsi alla pelle, non ancora perfettamente pulita e asciutta.

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